Che andavate ad un proviso o che abbiate già il ruolo in tasca, ci sono numerosi modi d’ostacolare il vostro camino. Pero una volta che togliete gli strati di auto-sabotaggio, arriviamo al cuore del problema:
Pensate di non essere al altezza.
Avete mai avuto questo pensiero?
È così che questo sentimento d’umiliazione viene rinforzato. Vi buttate nella gola del lupo. Non vi sentite protetti, avete paura, e le poste in gioco sono alte. Il pulsante “non al altezza” è premuto, e sfortunatamente vi sabotate voi stessi.
La possibilità di sentirsi dire di NO innesca il fallimento, la delusione, e intensifica il sentimento di sentirsi meno di. La vostra stima di voi stessi prende sempre più colpi. “Non gli è piaciuta la mia prestazione. Non mi volevano. Non sono abbastanza…”. Vi lascio compilare lo spazio vuoto. Perché ci date troppo peso, lo prendete personalmente e il vostro cuore si spezza ogni volta di più dopo ogni rifiuto. Questo rinforza questi pensieri coscienti ed incoscienti che non meritate. Questo “non siete all’altezza” non ha niente a che fare con gli altri. È un sentimento che nasce in voi stessi, della vostra esperienza personale.
La cassetta “non all’altezza” è l’albero. I rami sono: “Non ho talento, non sono abbastanza attrattivo(a) , abbastanza magro(a), aperto(a), profondo(a)…”.
I rami continuano di crescere se gli date troppa importanza.
Abbandonate la vostra via in tanti modi:
Non vi preparate abbastanza.
Diventate troppo nevrosi.
Non vi fidate di voi stessi.
Chiedete scusa troppo spesso.
Non riuscite a distaccarvi del risultato.
Il lavoro da fare inizia con il riconoscimento della ferita da guarire. Potete essere un’attore competente, con tutti gli strumenti giusti ma fino a che potaste riconoscere quello che vi ferma in modo specifico, continuerete e mettervi dei bastoni nelle ruote.
Dovete identificare da dove viene questo sentimento di insufficienza. L’esperienza al suo origine può essere profonda. Gli artisti sono ansiosi e dubitano spesso delle loro capacità. È normale di sentire tutto questo; siamo umani. Ma quando questo vi affetta negativamente, riduce vostra capacità di recitare, e se non trattate il problema in modo effettivo può rovinare la vostra carriera.
È così che iniziate a lavorare e a riprendere il controllo:
Riconoscete esattamente quello che sentite quando lo sentite.
Non evitatelo. Siate forti e accettatelo.
Affrontate quello che si presenta.
Resistete al desiderio di scappare.
Di natura gli attori sono investigatori, interessati ad investigare per scoprire la verità. Ogni volta che siete coraggiosi e che vi lasciate sentire le vostre emozioni, trasformerete la risposta di paura in una scelta potente e queste scelte sono presenti durante i vostri provini, al lavoro, nella vostra vita.
Perché da qualche parte nel passato vi siete detti che non eravate all’altezza, è ora il momento di riprogrammarvi. Che sia attraverso affermazioni, preghiere, scritti, terapia, insegnatevi la nuova verità.
Dovete fidarvi e sapere che siete abbastanza. Ditelo. “Sono all’altezza.” Fate finta di crederci, anche se per ora non ci credete, eventualmente inizierete a crederci. Ricordatevi, avete la fortuna di creare la vostra cariera; avete il potere di riprogrammare vostra cassetta per poter continuare sul camino dei vostri sogni. Lo meritate!
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